Al mercato parallelo del calcio che come certi telefonini in alcune zone non ha campo, non ancora, si espone la merce sulla bancarella del “parametro zero”, aspettando la clientela: sono la stirpe degli svincolati. Un esercito il cui contratto scadrà a giugno e che appare composto dall’umanità più varia e dai talenti d’ogni estrazione e grado, senza contare l’età. Con i ritardi dovuti alla pandemia il loro destino non è chiaro. Le istituzioni stanno valutando. La Fifa potrebbe stabilire che fino al 30 luglio nessuno degli svincolati può cambiare squadra, favorendo così eventuali rinnovi. Giuridicamente è complicato ma c’è un tavolo aperto per trovare una soluzione. All’interno della truppa, l’ansia è doppia: cosa fare subito e cosa riserva il futuro.
Dries Mertens
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